BARLETTA | De Nittis a Parigi: consensi e critiche «Meno di due mesi alla partenza dei 47 quadri di De Nittis, i più belli, per la retrospettiva a lui dedicata dal Petit Palais a Parigi. Barletta ne rimarrà sprovvista per sei mesi buoni, 180 giorni, di cui 88 dalla metà di ottobre alla fine di gennaio nella capitale francese, più altri 92 subito dopo a Parma fino alla metà di maggio per il prosieguo nel Palazzo del Governatore su richiesta di quel comune». Torna sulla questione Nino Vinella, giornalista, presidente del comitato italiano pro Canne. «Così dispongono le due delibere (la 222 di novembre 2009 e la 143 dello scorso 12 agosto) - aggiunge - votate dalla giunta Maffei in un arco di tempo abbastanza ragionevole affinché l'amministrazione potesse approfondire la questione del testamento di Léontine e del divieto ivi contenuto di riportare in Francia anche una sola opera del defunto marito, "conditio sine qua non" della donazione alla municipalità barlettana. Il sindaco Maffei, quale leader della "cabina di regìa" composta dai dirigenti Attolico-Angiuli (staff-cultura) e menzionata nelle delibere di cui sopra quale unico organo sovrano in materia, avrebbe ancora in questi giorni la possibilità di chiedere il prescritto parere legale all'Avvocatura comunale su quella condizione che, se violata, esporrebbe la città al rischio di un altro ricorso degli eredi De Nittis (come avvenne negli anni Settanta, quando a difenderla vittoriosamente fu l'avvocato Raimondo Doronzo) e dunque al pericolo di perderne la proprietà appena varcata la frontiera». fonte:http://lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM_dallapuglia_NOTIZIA_01.php?IDNotizia=362737&IDCategoria=1